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Pesca e pescatori nelle tele di Umberto Coromaldi

Data: 17/09/2015

Riflettori puntati il 19 settembre sul grande Ciclo della Pesca in restauro presso l'ex Carcere dei Ragazzi al San Michele aperto per le Giornate Europee del Patrimonio.

 

Le porte dell’ex Carcere si apriranno la sera del prossimo sabato 19 settembre, alle ore 20,00, per una serie di visite guidate che illustreranno al pubblico il celebre edificio e le grandi tele dipinte da Umberto Coromaldi per l’Esposizione Internazionale di Belle Arti organizzata a Roma nel 1911. Attualmente è in via di completamento il restauro della tela raffigurante La sciabica, eseguito dall’ISCR con la partecipazione di una classe di allievi della SAF.

All’interno del salone centrale del monumentale edificio penitenziario, progettato da Carlo Fontana,  i visitatori saranno accolti dagli esperti dell’Istituto cha racconteranno le vicende storiche del grande ciclo pittorico e le fasi del suo recente restauro.

Apertura dell’ex Carcere Maschile: dalle ore 20:00  alle ore 24:00
Sono previste visite guidate ogni 30 minuti a partire dalle ore 20:00; l’ultima visita inizierà alle ore 23:30.  L’ingresso è gratuito e non è richiesta la prenotazione.

Indirizzo: Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro
via di San Michele, 25 (ingresso dell’ex Carcere Maschile) – 00153 Roma

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Umberto Coromaldi nasce a Roma nel 1870 e qui si forma all’Istituto di Belle Arti, dove è allievo di Filippo Prosperi. Successivamente conosce il pittore napoletano Antonio Mancini di cui frequenta lo studio. Si distingue nel 1894 con Il ritorno dei naufraghi, influenzato dalle atmosfere di Francesco Paolo Michetti. Con questa opera vince il pensionato artistico e può quindi viaggiare: soggiorna ed espone a Parigi, Bruxelles, Anversa, Monaco. Conferma il proprio successo nel 1898 con Camicie rosse, saggio finale della Regia Accademia delle Belle Arti, opera in deposito dal 1950 alla Galleria nazionale d’arte moderna.

Nel 1905 si avvicina al gruppo dei “XXV pittori della campagna romana”; nel 1909 succede al suo maestro Prosperi nell’insegnamento del Disegno della figura all’Istituto di Belle Arti e nel 1921 è titolare della cattedra di Pittura. Artista di successo, è interessato soprattutto ai soggetti all’aria aperta che realizza con padronanza della tecnica (olio e pastello); le sue opere sono connotate da una solida costruzione spaziale e da un vivace cromatismo. Dopo il 1913 si dedica a ripetitive raffigurazioni di animali e si tiene estraneo ai fermenti futuristi e delle avanguardie. Nel biennio 1930-31 è presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca.

Muore a Roma il 5 ottobre 1948. Opere dell’artista si conservano nelle collezioni pubbliche di Firenze, Napoli, Milano, Trieste.