• home
  • L'istituto - News

EARTH EnhAnce Resilience Through Humanity

Vai ai contenuti correlati

Data: 18/11/2020

Notte Europea dei Ricercatori 2020


   Gli esperti dell'ICR partecipano alla Settimana della Scienza sul tema della resilienza

Dopo il successo della scorsa edizione, anche quest’anno l’ICR ha mostrato piena adesione alla chiamata a partecipare alla Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, organizzata dall’Associazione “Frascati Scienza”, realizzando, con il coordinamento di Serena Di Gaetano, dei contenuti divulgativi completamente digitali e fruibili dal sito web istituzionale e dai social media. Il tema scelto da “Frascati Scienza”, raccolto sotto l’acronimo E.A.R.T.H., Terra, è EnHance Resilience Through Humanity: rafforzare la resilienza attraverso l´umanità.
In che modo il lavoro dei ricercatori può contribuire al benessere della società? In quale misura la scienza può migliorare la nostra consapevolezza di quanto sta accadendo al nostro pianeta e sugli strumenti che abbiamo per combattere (o meglio “resiliere”) al cambiamento climatico e all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo?
Declinato nel settore dell’arte e degli studi umanistici, questo tema coinvolge l’essenza stessa delle attività dell’Istituto. Il restauro è per sua natura un atto di cura e di recupero, seppure parziale, della resilienza dei materiali originali, allo scopo di preservare la memoria storica delle opere d’arte. Può risultare sorprendente la capacità di alcuni manufatti, danneggiati da eventi traumatici, antropici e ambientali, di adattarsi al cambiamento e di trasmettere nuovi significati alle generazioni future. I relatori dei contributi on line esploreranno questo argomento in varie direzioni, in linea con il carattere multidisciplinare dell’Istituto.

23 Novembre ore 18:00. Missioni IM-POSSIBILI: Rotondi e D'Elia
(a cura di T. Carratù, G. Romalli, A. Rorro)



Le esperienze umane e professionali di Pasquale Rotondi e Michele D’Elia, soprintendenti con grande attenzione al territorio e direttori dell’Istituto Centrale per il Restauro (dal 1961 al 1973 il primo e dal 1988 al 1991 l’altro), hanno saputo fronteggiare calamità storiche e naturali, come la II Guerra Mondiale ed il terremoto dell’Irpinia, a favore della difesa, salvaguardia e recupero delle opere d’arte, contribuendo con la loro attività innovativa a favorire la crescita e l’evoluzione del nostro settore.

24 Novembre ore 18:00. Tecnologia per la resilienza delle Opere d’Arte
(a cura di R. Ciabattoni)

La statua in terracotta della Madonna col Bambino o “Madonna della Rosa” da San Placido di Ussita, andata in frantumi in occasione di recenti eventi sismici, è un tipico esempio di come le moderne tecnologie, opportunamente impiegate, offrano possibilità uniche di assicurare che oggetti d’arte, spesso estremamente fragili e vulnerabili, possano essere sia manipolati, anche per subire riparazioni dopo aver sofferto danni molto gravi, sia movimentati e trasportati in sicurezza, rispettando allo stesso tempo i criteri fondamentali della conservazione.

25 Novembre ore 18:00. Amatrice racconta la resilienza
(a cura di A. Basile e C. Lollai)

Molteplici sono state le iniziative di valorizzazione delle opere d’arte di Amatrice e Accumoli colpite dal terremoto del 24 agosto 2016, per testimoniare la preziosa attività di recupero compiuta dal personale del Ministero e far conoscere il ricchissimo patrimonio culturale di un territorio poco noto al grande pubblico. In particolare, nell’ambito della mostra “Memorie, arte e devozione ai piedi della Laga. Opere d’arte restaurate dai luoghi del Sisma del Lazio”, abbiamo selezionato per voi tre opere restaurate dall’ICR, particolarmente interessanti per il contesto storico-artistico, la storia conservativa e le lavorazioni delle decorazioni.

25 Novembre ore 20:00. Un approccio resiliente per un restauro sostenibile
(a cura di M. Bartolini)

I monumenti esposti all’aperto sono spesso colonizzati da microganismi biodeteriogeni, per contrastare i quali vengono eseguiti dei trattamenti di disinfezione con prodotti chimici ad azione biocida. Negli ultimi anni l’applicazione delle direttive europee in materia di biocidi, emanate per proteggere l’uomo e l’ambiente, hanno stimolato la ricerca sull’utilizzo di sostanze naturali, come oli essenziali con azione antimicrobica. In questo ambito l’Istituto Centrale per il restauro ha attivato una sperimentazione nel sito delle Tombe della via Latina.

26 Novembre ore 18:00. La resilienza nel sisma
(a cura di S. Argenti – M. E. Corrado)

Nel 2016 il sisma ha ridotto ad un cumulo di macerie la chiesa medievale del San Salvatore in Campi di Norcia. La speranza di poter recuperare questo prezioso bene ha spinto una squadra multidisciplinare a lavorare incessantemente, per salvare ogni frammento utile a far rivivere questo ricco edificio completamente affrescato e decorato. Sinergia, confronto continuo e aperto e coinvolgimento della popolazione con la creazione di un sito internet dedicato, hanno mostrato il carattere resiliente dei territori coinvolti.

26 Novembre ore 20:00. Il cuoio materiale resiliente: parte I
(a cura di M. Ioele)

La pelle è un materiale resistente, elastico, in grado di reagire ed adattarsi agli stimoli e all’ambiente esterno negli esseri viventi, ma che velocemente si degrada quando l’animale muore. I visitatori apprenderanno informazioni sulla struttura della pelle, la sua composizione chimica e su come sia possibile prolungarne la vita, trasformando la putrescibile pelle nel materiale resiliente cuoio, attraverso reazioni chimiche che stabilizzano la sua struttura.  Saranno mostrati casi di studio di manufatti in cuoio, anche di epoca molto antica, che ne dimostrano l’eccellente durabilità nel tempo. 

27 Novembre ore 18:00. Il cuoio materiale resiliente: parte II  
(a cura di A.V. Jervis e M. B. Paris)


Al cuoio, materiale resiliente per eccellenza, le civiltà hanno dato nel tempo forme diverse: elasticità, flessibilità, plasticità e resistenza lo hanno reso unico e insostituibile quando ancora la plastica non esisteva. Le diverse tecniche di lavorazione hanno permesso di ottenere una grande varietà di manufatti, oggi in parte dimenticati, con esiti suggestivi e pregevoli anche dal punto di vista estetico. Attraverso il restauro è possibile approfondire la conoscenza di questi straordinari manufatti e di recuperarne, almeno in parte, le caratteristiche originarie, danneggiate da eventi traumatici, antropici e ambientali.

27 novembre ore 20:00. Resilienza e dipinti murali: restauro e tecnologie
(a cura di P. Mezzadri, G. Sidoti, M. Torre)

L’intervento, strutturato come una piccola intervista multidisciplinare tra un restauratore, un chimico e un fisico o un “walk the talk” a tre voci, verterà sulla resilienza dei materiali costitutivi e di restauro nei dipinti murali. La resilienza può variare in funzione del degrado di tipo fisico e chimico sia nei materiali costitutivi dell’arte murale (leganti, pigmenti, etc.) sia nei materiali dell’intervento di restauro. Attraverso degli esempi pratici verrà mostrata la diminuzione della resilienza a causa di eventi traumatici, e del successivo degrado, che spesso interessano i dipinti murali e come invece, durante l’intervento di restauro, si punti a ripristinare la capacità del materiale originale di essere resiliente al degrado.

Hanno collaborato al progetto L. Cinone (elaborazione grafica dell’immagine coordinata ICR 2020 – assistenza tecnica e montaggio video), S. Di Giovanni (consulenza per attività editoriali e di comunicazione), F. Garzia – A. Pierangeli (assistenza tecnica), M. Massaroni (realizzazione e montaggio video) - O. Ono (web master).