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On line la puntata di Bellitalia dedicata ai restauri ICR a Padova e Venezia

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Data: 14/12/2022

Il servizio riguarda i restauri nella Cappella degli Scrovegni e nella Cappella d'Oro

È on line un interessante servizio sulle attività dell’ICR a Padova e Venezia, visibile dal minuto 08: 50 della puntata "Bellitalia" del 10 dicembre a cura del TGR Toscana sul sito di RAI News.

Il servizio inizia con la descrizione della manutenzione annuale che l'Istituto effettua, una settimana all'anno, sui dipinti murali della Cappella degli Scrovegni, Dopo l'accurato restauro del 2001 a cura dell'ICR, è necessario monitorare ogni anno la tenuta della pellicola pittorica.

Quest'anno l'Istituto ha compiuto anche un'indagine conoscitiva, preliminare ad un intervento di pulitura, sulle sculture di Giovanni Pisano, collocate sopra l'altare della Cappella, nell'abside e nella sagrestia, che risultavano ingrigite. Il cantiere didattico dedicato alle sculture ha avuto luogo dal 29 agosto al 31 ottobre. Potete approfondire l’argomento sulla nostra pagina web.

Da Padova, il servizio passa ad esaminare l'intervento dell'ICR nella Cappella d'Oro (o di San Tarasio), all'interno della chiesa di San Zaccaria a Venezia, che si sta concentrando in questa fase sugli affreschi dell'abside realizzati da Andrea del Castagno.

L'intervento viene eseguito in cantiere didattico, coinvolge gli studenti della SAF di Matera ed è successivo al restauro dei polittici di Antonio Vivarini e Giovanni d'Alemagna, completato nel mese di giugno.

Nel servizio potete vedere le interviste alla Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia Daniela Carpani, alla restauratrice ICR Francesca Scirpa, al Direttore della SAF di Matera Giorgio Sobrà e all'architetto ICR Francesca Romana Liserre, componenti del gruppo di lavoro che si sta occupando del restauro della Cappella d'Oro.

La Cappella di San Tarasio e gli affreschi di Andrea del Castagno

L’imponente complesso decorativo approntato tra il 1440 e il 1443 nella Cappella di San Tarasio, vero e proprio spartiacque tra la cultura artistica tardogotica e il primo Rinascimento veneziano, celebrava l’importanza e il prestigio goduto dalla chiesa e dall’annesso convento femminile di San Zaccaria al tempo del doge Foscari. Per il fatto di essere prossima alla Basilica di San Marco e di possedere il più importante patrimonio di reliquie di Venezia, la chiesa era considerata di fatto una sorta di seconda cappella dogale, meta di processioni e visite che coinvolgevano gli stessi dogi. 

Ad un giovane Andrea del Castagno, da poco attivo nel panorama fiorentino ma già padrone del nuovo vigore plastico e delle competenze prospettiche che caratterizzarono il primo Rinascimento toscano, fu commissionata l’esecuzione degli affreschi che impreziosiscono le vele della volta e l’arcata d’ingresso all’abside: tra le nervature della volta, il talentuoso pittore inserì le voluminose figure del Padre Eterno affiancato simmetricamente dai quattro Evangelisti, da San Giovanni Battista e dal padre di questi San Zaccaria; lungo la superficie dell’intradosso sotteso all’arcata absidale, l’artista dipinse invece una serie di putti realizzati in ardito scorcio colti nell’atto di sostenere tondi includenti busti di profeti e di santi.

Intervento di restauro

La presenza di diffusi veli bianchi superficiali, responsabili di un generale offuscamento della pellicola pittorica, caratterizza l’aspetto delle pitture.

La documentazione storica disponibile ha messo in evidenza come le ragioni del degrado delle superfici dipinte si siano sostanzialmente reiterate a partire dalla metà del secolo XIX ad oggi, e possano essere ricondotte a fenomeni legati all’umidità e alle interazioni tra quest’ultima, i materiali costitutivi e i materiali impiegati nei diversi restauri che si sono succeduti. Tutti gli interventi che a partire dalla metà dell’800 hanno interessato il ciclo di Andrea del Castagno (compreso quello del 1971-72, eseguito da Paolo Mora)  si sono posti la finalità di restituire alla pittura una migliore leggibilità.

La sfida dell’intervento attuale è quella di delineare, quantificare, e per quanto possibile limitare gli esiti negativi delle interazioni tra ambiente e superfici, seguendo le tracce documentarie e sull’opera, quelle fisiche, degli interventi precedenti, valicandone i limiti con l’ausilio di materiali e tecnologie d’indagine in precedenza non disponibili.

In stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, di concerto con la Curia Patriarcale di Venezia e con gli studi sostenuti dal Comitato Olandese, le operazioni conservative dell’ICR – condotte coinvolgendo gli allievi della Scuola di Alta Formazione e Studio – completano il quadro degli interventi effettuati dall’Istituto negli ultimi dieci anni sui polittici della Cappella d’Oro, con l’auspicio di contribuire  alla conservazione dello straordinario patrimonio raccolto in questo spazio assolutamente unico depotenziando, per quanto possibile, le dinamiche ambientali che lo mettono a rischio.

Per vedere la puntata "Bellitalia" del 10 dicembre, clicca qui

GRUPPO DI LAVORO INTERVENTI CONSERVATIVI CAPPELLA SAN TARASIO

RUP: Francesca Romana Liserre

 UFFICIO DI PROGETTAZIONE LAVORI

Francesca Romana Liserre, Giuliano Romalli: coordinatori del gruppo di progettazione

Giuliano Romalli: aspetti storico-artistici

Francesca Romana Liserre: aspetti architettonici

Sara Iafrate, Francesca Scirpa, Barbara Provinciali: aspetti conservativi dei dipinti murali

Livia Sforzini, Davide Fodaro: aspetti conservativi degli elementi in terracotta

Daniela Gennari: aspetti conservativi dei pavimenti musivi

Eleonora Gioventù; aspetti conservativi degli elementi lapidei

Serena Sechi, Patrizia Giacomazzi: aspetti conservativi dei manufatti lignei

UFFICIO DI DIREZIONE LAVORI

Francesca Romana Liserre:  direttore dei lavori

Giuliano Romalli: responsabile per gli aspetti storico artistici      

Sara Iafrate, Francesca Scirpa, Barbara Provinciali, Livia Sforzini, Davide Fodaro, Daniela Gennari, Eleonora Gioventù, Serena Sechi, Patrizia Giacomazzi: direttori operativi per il restauro

Sara Iafrate, Francesca Scirpa: docenti responsabili dell’attività didattica

INDAGINI SCIENTIFICHE E DOCUMENTAZIONE

Giancarlo Sidoti, Lucia Conti, Marco Bartolini, Ludovica Ruggiero: responsabili delle indagini scientifiche sui dipinti murali e sugli elementi in terracotta

Elisabetta Giani, Roberto Ciabattoni: responsabili delle indagini fisiche

Giulia Galotta, Federica Antonelli: indagini biologiche sui manufatti lignei

Marcella Ioele: analisi chimiche sui manufatti lignei

Edoardo Loliva: documentazione fotografica

CANTIERE SAF (settembre-ottobre 2022)

direttore della SAF ICR di Matera:  Giorgio Sobrà

vicedirettori:  Francesca Capanna, Marco Bartolini

allievi della SAF ICR di Matera:  Angela Furfari, Francesco Menconi, Lucia Modesto, Raffaella Vaccaro

allieva della SAF OPD: Giorgia Uraghi