• home
  • L'istituto - News

Al via il cantiere SAF sulla fontana del Nettuno a Bologna

Vai ai contenuti correlati

Data: 05/07/2016

Dal 4 di luglio il ponteggio che ingabbia il "Gigante" e tutta la fontana è animato dalla presenza degli allievi restauratori. Il pubblico sarà ammesso alle visite e potrà ammirare il monumento da vicino. Un sito web del Comune tutto dedicato al progetto

Ha avuto inizio il 4 luglio il restauro delle superfici della Fontana del Nettuno di Bologna. Gli interventi saranno realizzati in forma di cantiere didattico previsto all’interno dei corsi quinquennali della classe di laurea LMR/02 Conservazione e restauro dei beni culturali erogati dalla Scuola di Alta Formazione dell’ISCR. Parteciperanno al cantiere gli studenti del Corso PFP1 (Percorso Formativo Professionalizzante per il restauro di Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell’architettura) della Sede di Roma e di Matera e gli studenti del Corso PFP4 (Percorso Formativo Professionalizzante per il restauro di Materiali e manufatti ceramici, vitrei ed organici; materiali in metallo e leghe).

Sotto la guida dei docenti e dei tutor, di storici dell’arte ed architetti e con il supporto continuativo degli esperti scientifici (chimici, fisici, biologi), ventiquattro studenti si misureranno con le complesse problematiche proposte dalla fontana del Nettuno. A questi si aggregheranno alcuni laureandi della SAF che non hanno voluto perdere l’occasione di confrontarsi con un caso così complesso ed intrigante. Infine, nell’ottica della condivisione di esperienze e saperi che ha sempre caratterizzato l’attività dell’ISCR, saranno coinvolti nelle attività sul Nettuno anche gli studenti Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Bologna.

Il lavoro è il frutto di un accordo quadro firmato dal Comune di Bologna, dall’Università di Bologna, dall’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Informazione (ISTI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR)  del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, chiamati a studiare lo stato di salute della fontana e ad affrontare i successivi di conservazione.

I fondi per il restauro sono stati reperiti, attraverso una raccolta promossa da QN Il Resto del Carlino che ha visto la partecipazione di singoli cittadini, imprese e banche.

Per il restauro della Fontana del Nettuno sono stati stanziati in totale  679.493 euro ripartiti fra partner istituzionali e sostenitori: il Comune di Bologna ne ha stanziati 200.000, Unindustria  222.000 (in aggiunta ai 111.000 già stanziati per la futura manutenzione, non sommati alla cifra finale). Inoltre, la raccolta fondi del Comune di Bologna e di QN - Il Resto del Carlino, grazie anche all’Art Bonus (sistema che permette a chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura di godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta), ha raggiunto la cifra di 257.493 euro.

Da ora, fino alla fine del 2016, il “Gigante” resterà coperto da una gabbia all’interno della quale saranno effettuate, tutte le indagini diagnostiche e lavori di restauro.

Nonostante la presenza del ponteggio, cittadini, turisti e appassionati potranno continuare a godere della bellezza del monumento, sia attraverso le visite guidate che saranno condotte all’interno della  struttura del ponteggio per osservare da vicino i lavori di ripristino, sia accedendo al sito internet dedicato (a breve in rete), dove si troverà un modello in 3D, sempre aggiornato sull’andamento dei lavori, che permetterà di contemplare la fontana da tutte le prospettive.

A breve verranno anche pubblicate le modalità per accedere alle visite al cantiere di restauro.

Il gruppo di lavoro dell’ISCR per il restauro della fontana del Nettuno è composto da:

Direttore: Gisella Capponi

Personale tecnico-scientifico: Dora Catalano (coordinamento), Francesca Romana Liserre, Giorgio Sobrà

Restauratori coordinatori e docenti: Vilma Basilissi, Patrizia Governale, con la collaborazione di Elisabeth Huber e Flavia Vischetti,

Esperti scientifici:  Fabio Aramini, Lucia Conti,  Giorgio D’Ercoli, Giuseppe Fabretti,  Elisabetta Giani, Giuseppe Guida,  Anna Maria Pietrini,  Sandra Ricci, Veniero Santin, Giancarlo Sidoti

Esperti in documentazione: Angelo Rubino, Sergio Tagliacozzi