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La Coda di cetaceo fa scalo al San Michele

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Data: 23/02/2018

L'opera di Pino Pascali affidata alle cure dell'Istituto prima dell'esposizione a Palazzo Strozzi a Firenze

La Coda di cetaceo, scultura realizzata da Pino Pascali nel 1966 e proveniente dalla Galleria civica d´arte moderna di Spoleto ha fatto il suo ingresso in Istituto per essere sottoposta ad intervento conservativo in vista della mostra Nascita di una Nazione. Tra Guttuso Fontana e Schifano che aprirà il 16 marzo presso la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze (fino al 22 luglio 2018).

Pino Pascali (Bari, 1935 – Roma, 1968), scultore, scenografo, performer, è un artista che ha sempre “giocato” con i materiali più diversi. L’opera appena accolta in Istituto appartiene alla serie delle cosiddette "finte sculture" ispirate al mondo degli animali, opere tridimensionali eseguite montando la tela su un telaio appositamente sagomato. La tela, successivamente dipinta con colore bianco o nero, come in questo caso, tensionata sul telaio diviene così il supporto per una scultura leggera, in quanto vuota, che contrasta con le forme riprodotte e le dimensioni dell'opera.

Coda di Cetaceo sarà sottoposta ad indagini conoscitive e a un intervento conservativo da parte del Laboratorio di restauro dei Materiali dell´Arte Contemporanea che già in passato è intervenuto su opere simili dello stesso autore (come i Seni e la Gravida).

Il profilo della Coda di cetaceo è l’elemento prescelto dalla Fondazione Museo Pino Pascali a Polignano a Mare (Bari) come elemento grafico del proprio logo.

Vedi anche Il restauro della Maternità di Pascali pubblicato sul nostro sito in occasione della rassegna Partorire con l’arte al Maxxi di Roma. La Maternità (o la Gravida), è stata oggetto di un intervento di restauro che ha consentito all’opera di recuperare la volumetria originaria andata perduta per un danno meccanico poco dopo l'esecuzione.