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Stendardo di San Giovanni Battista, Città di Castello
intervento di restauro
La rimozione del protettivo superficiale non originale è stata eseguita con triammonio citrato all’15 supportato con Klucel G al 6%, i ritocchi alterati cromaticamente, presenti in prossimità delle lacerazioni, sono stati ammorbiditi con tensioattivo del tipo triton allo 0.1 % in acqua e poi rimossi meccanicamente a bisturi. L’intervento più complesso era però a carico del supporto. La scelta e l’applicazione dei materiali e dei metodi di risarcimento delle lacerazioni è stata effettuata in seguito ad una sperimentazione realizzata in seno ad una tesi di diploma di questo istituto che aveva lo scopo di inserire un nuovo e significativo tassello nel complesso mosaico delle informazioni sulle modalità e sui materiali per la “sutura testa- testa”. L’adesivo più idoneo allo specifico manufatto è risultato essere il TYLOSE MH 300. il corretto tensionamento è stato ottenuto dotando la cornice originale di un sottile e leggero controtelaio metallico con sistema di espansione automatica a molle il raccordo tra questo telaio e il supporto tesile è stato realizzato tramite bacchette metalliche che conferiscono un ancoraggio continuo, inserite in tasche realizzate all’interno di fasce perimetrali applicate con beva 371 O.F.
Stuccatura è stata eseguita con un impasto a base di gesso e colla addittivato con resina acrilica per diminuire l’apporto di umidità per preservare la sutura parzialmente sensibile all’acqua.