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Portiera Oddi-Montesperelli, Firenze

indagini scientifiche

Le indagini chimiche eseguite presso il laboratorio di chimica ISCR mediante tecniche non distruttive e tecniche micro-distruttive, hanno avuto il fine di caratterizzare i materiali costitutivi e lo stato di conservazione del manufatto.

Le tecniche di indagine impiegate sono state le seguenti:

1)   analisi XRF.  

Le misure sono state eseguite nel laboratorio cuoio direttamente sull’opera, impiegando strumentazione portatile. L’apparecchiatura XRF utilizzata è costituita da un tubo a raggi X (EIS) al tungsteno. Per l’analisi delle lamine metalliche e dei pigmenti minerali si è impiegata una tensione di 30-40 KeV ed una corrente di 0,2 mA, Misure con tensioni più basse sono state eseguite per la caratterizzazione di elementi leggeri presenti sulle vernici dorate, sul cuoio e come additivi ai pigmenti organici.

Le analisi XRF sono state eseguite anche su altri frammenti di manufatti in cuoio dorato e dipinto provenienti dalla collezione Mozzi-Bardini, con il fine di confrontare le informazioni ottenute sui materiali costitutivi della portiera con  quelli di altri manufatti provenienti dalla stessa collezione.

2)   Analisi delle polveri al microscopio mineralogico (microscopio mineralogico Zeiss) per il riconoscimento dei pigmenti.

3)   Analisi microscopica delle sezioni stratigrafiche in luce bianca riflessa e in luce ultravioletta (microscopio ottico Leitz DRMXP)

4)  Analisi SEM-EDX. L’analisi delle  sezioni stratigrafiche mediante microscopia elettronica a scansione con microsonda ai raggi X (SEM-EDX) è stata eseguita con lo strumento Zeiss EVO60, equipaggiato con il microprobe Oxford INCA Pentaflex EDX per analisi semi-quantitative.

5)   Analisi micro FT-IR. Le analisi XRF in assorbimento su cella di diamante sono state eseguite con lo strumento da banco Nicolet 501P FTIR, equipaggiato con il microscopio IR  Nicolet NicPlan. L’analisi micro-FT-IR ha permesso di caratterizzare i materiali organici presenti come leganti dello strato pittorico e nella vernice dorata.

6)   Analisi micro-Raman con sorgente nel vicino infrarosso (diode laser a 785.5 nm).  Le misure Raman sono state condotte dalla dottoressa Armida Sodo con strumentazioni presenti presso l’Istituto di patologia del Libro (ICPAL) e l’Università di Roma TRE, nell’ambito di un progetto di collaborazione tra il nostro istituto e l’ICPAL. Le misure Raman sono state particolarmente utili per riconoscere pigmenti di tipo organico ed in particolare l’indaco, impiegato insieme allo smalto nelle porzioni azzurre e blu.

7)   Determinazione della temperatura di contrazione. La temperatura di contrazione per un cuoio è la temperatura a cui le fibre immerse in acqua si contraggono a un terzo della loro lunghezza. La misura della temperatura di contrazione (Ts) su diversi micro-campioni prelevati da porzioni del manufatto più o meno degradate ha permesso di ottenere informazione sullo stato di conservazione del cuoio. La misura è stata eseguita sotto osservazione microscopica con il dispositivo FP90 Mettler Toledo, equipaggiato con il tavolo caldo FP82. Dai valori ottenuti emerge un buono stato di conservazione delle pelli con valori della Ts in molte aree superiore a 70°C. Solo in alcune zone molto degradate si sono misurati bassi valori di Ts (inferiori a 40°C).

8)   Test microchimici per la caratterizzazione del tipo di concia ricevuta dal cuoio. I test eseguiti sono:

a)       test ferrico per la determinazione della concia al vegetale

b)       test della vanillina per la determinazione di tannini condensati

c)       test dell’alluminio per la determinazione della concia all’allume

Le misure hanno messo in evidenza la presenza di una concia al vegetale, con tannini non condensati. La positività al test dell’alluminio indica una probabile ri-concia all’allume delle pelli.

Indagini chimiche:
Marcella Ioele
Giancarlo Sidoti