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La fiaccola (Ecco il Moccolo), Edoardo Müller, Accademia Nazionale di San Luca, Roma

intervento di restauro

Le operazioni preliminari all'intervento di restauro, come i tasselli di pulitura e le indagini scientifiche, hanno evidenziato i diversi spessori e la natura delle patine. Per prima cosa sono stati effettuati dei lavaggi con un tensioattivo non ionico e acqua deionizzata per rimuovere i depositi incoerenti. È seguita poi la pulitura con bisturi e con spazzoline metalliche montate su microtrapano o portamine. Solo in alcuni punti è stata necessaria un'ulteriore rifinitura con dischi debolmente abrasivi.
L’opera è stata movimentata per consentire l’ispezione del suo interno e per eseguire la pulitura e la protezione delle superfici. Questo ha permesso di verificare la presenza di un tubo di ferro, adibito al passaggio del gas che collega la base alla fiaccola, che è stato pulito e protetto con un inibitore di corrosione commerciale. Dall’ interno della base sono stati rimossi i residui di terra di fusione. Le superfici, interne ed esterne, sono state disidratate più volte con solventi applicati a nebulizzazione e a pennello.
In base alla scelta di ricollocare l’opera all’esterno su tutta la scultura è stata applicata un primo strato di resina acrilica contenente un inibitore di corrosione specifico per leghe di rame, dato in più stesure. E’ seguita quindi l’applicazione di una cera microcristallina per isolare maggiormente lo strato di protettivo dagli agenti atmosferici.
Tra le due diverse applicazioni del sistema di protezione, sono stati eseguiti dei ritocchi cromatici solo per attenuare le discromie presenti in prevalenza nelle zone caratterizzate dalle colature geodetiche.