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Ritratto di Filippo Albacini, Alberto Galli, Accademia Nazionale di San Luca, Roma

tecniche di esecuzione

L’opera è un monolite di marmo di Carrara.

La definizione dei particolari (bottoncini, asole, ascot ecc.) della giacca, della camicia e della mantella sono finemente lavorati con scalpellini usati di taglio e di punta.

Sullo sgabello si individuano le tracce della gradina e di scalpelli di varia misura. Lo scalpello e/o unghietto, inoltre, è visibile sulla capigliatura per la definizione delle ciocche e per la resa dei tratti somatici.

Con il ferro tondo sono stati lavorati gli strumenti utilizzati abitualmente dallo scultore per la realizzazione delle opere: il mazzuolo, posto di testa con il manico poggiato sullo sgabello, il compasso, due scalpelli di diverse misure, un porta lapis e due stecche per la lavorazione della creta. Il trapano, impiegato con varie punte, è stato usato sia in fase di sbozzatura dei volumi, sia in fase di rifinitura.