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Rilievi lignei Girolamini

Rilievi lignei Girolamini
1626

 

Nunzio Maresca
Pietro, Giovanni Evangelista, Andrea (?)
Paolo, Giovanni Battista e un santo non identificato

Legno intagliato dorato e dipinto, cm 133x161x43; cm 144x169x32
Napoli, Quadreria dei Girolamini

 

I due pannelli con figure ad altorilievo erano stati identificati come facenti parte del soffitto ligneo della demolita Chiesa della confraternita dei barbieri, intitolata ai Santi Cosma e Damiano. Nel 2015 sono stati riconosciuti da Stefano De Mieri come parti del soffitto ligneo della chiesa dei Girolamini a Napoli, realizzato a partire dal 1624 a chiusura dei lavori di erezione della nuova chiesa degli Oratoriani a Napoli.

Il soffitto è stato gravemente danneggiato e parzialmente distrutto durante il bombardamento del 20 febbraio 1943. La porzione definitivamente perduta è quella più prossima alla facciata, che presentava nello scomparto maggiore il gruppo della Trinità con tutti i Santi.

De Mieri nel pubblicare i nostri due pannelli li ha collegati ad un pagamento erogato allo scultore Nunzio Maresca nel dicembre 1626 per il “quadro di Tutti i Santi”. Maresca è uno dei più apprezzati maestri dell’intaglio ligneo attivi a Napoli tra XVI e XVII secolo, autore di numerosi apparati decorativi, busti reliquiario e sculture a tutto tondo in legno policromo e dorato, espressione tipica della devozionalità controrifomata nel meridione spagnolo.

Il restauro di queste due opere ha evidenziato due aspetti critici, il primo relativo al risanamento del supporto molto danneggiato e lacunoso, l’altro relativo alle lacune del modellato coincidenti con quelle degli strati preparatori e della pellicola pittorica spesso completata da estese applicazioni di foglia d’oro.

L’intervento sul supporto ha previsto la reintegrazione della tavola di fondo mancante, il risanamento delle fessurazioni e la ricostruzione in legno di tiglio delle porzioni mancanti dei volumi sul verso. Queste lacune erano state causate principalmente dalle forti erosioni dovute all’azione degli insetti xilofagi. Non sono invece state completate tutte le lacune di modellato che non erano ricostruibili con certezza, ad esempio le dita delle mani o dei piedi, o i pezzi mancanti come una mano e il piede di San Giovanni Battista.   Per il controllo delle variazioni dimensionali delle tavole di fondo sono state completate o applicate delle nuove traverse, che rispettano la forma e la posizione di quelle antiche andate perdute.

Il trattamento delle lacune degli strati pittorici ha previsto l’integrazione a tono con la tecnica del puntinato, tecnica che sostituisce il più noto tratteggio che mal si adatta alle opere tridimensionali. Il puntinato come il tratteggio consente di identificare ad un’osservazione ravvicinata le zone non originali.

Per l’integrazione delle zone originariamente decorate con foglia d’oro è stata eseguita una sperimentazione allo scopo di mettere a confronto i risultati ottenibili impiegando alternativamente la foglia d’oro, più costosa e impegnativa dal punto di vista dell’applicazione, o applicando delle stesure omogene di “oro” a mica. Il puntinato è stato poi eseguito su entrambi i trattamenti con buoni risultati confrontabili.

Gruppo di lavoro

Daila Radeglia: progettista e direttore dei lavori
Marisol Valenzuela: progettista, direttore operativo, restauratore
Francesca Dal Maschio, Monica Sabatini: restauratori esterni
Roberto Saccuman:  intervento sul supporto (esterno)
Angelo Raffaele Rubino: documentazione fotografica
Roberto Ciabattoni: indagini endoscopiche
Giulia Galotta, Mariarita Giuliani: indagini biologiche
Fabio Talarico: indagini chimiche
Giovanni Carelli, Alessandro Pietrangeli, Flavio Garzia, Luciano Cinone: assistenza tecnica e logistica
Giulia Cappelloni, Fabiana Di Lorenzo, Alessia Fasciani, Valeria Genuardi, Eleonora Leone Sciabolazza, Teresa Mascolo, Laura Montaina, Micaela Storari, Martina Vento, Elena Zaccagnini: allievi PFP2, 64° corsorestauro in attività didattica