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La fondazione di Roma, Gerardo Dottori, Perugia

intervento di restauro

In fase preliminare, la cornice è stata sottoposta a disinfestazione con prodotto a base di permetrina. I chiodi arrugginiti, tra i principali responsabili dei distacchi dell’intonaco, sono stati quindi trattati con inibitore di corrosione e successivamente protetti da un film di resina acrilica in soluzione.

Per procedere alla riadesione dello strato preparatorio al supporto in cemento-legno, è stata eseguita dal Laboratorio di Indagini Multispettrali dell’ISCR una prima indagine termografica al fine di evidenziare le discontinuità termiche corrispondenti a distacchi tra l’intonaco e il supporto altrimenti non percepibili. L’indagine ha evidenziato la presenza di distacchi soprattutto nella metà superiore del dipinto, con una concentrazione maggiore lungo il bordo sinistro.

Per la riadesione dei distacchi, la particolare natura del dipinto ha indotto a escludere i tradizionale adesivi acquosi usati per i dipinti murali, al fine di evitare, a scopo cautelativo, ogni possibilità di interazione dannosa (nei termini di rigonfiamenti) con il supporto di natura organica. Sulla base della caratteristiche di Tg, pH e potere adesivo, si è optato per un adesivo acrilico in solvente (Plexisol P550), applicato per infiltrazione dalle microfessure dell’intonaco, dai bordi delle lacune e soprattutto dal retro del pannello, sfruttando le discontinuità del supporto.

Sulla pellicola pittorica la pulitura è stata eseguita in maniera differenziata. Il sottile strato di polvere è stato rimosso uniformemente a secco tramite wishab, mentre i ritocchi a tempera di restauro sono stati alleggeriti o rimossi a seconda dei casi mediante acetone e saliva sintetica.

Si è proceduto quindi alla rimozione delle stuccature di restauro presenti lungo il margine inferiore del dipinto: a causa della durezza dell’impasto cementizio, si è preferito limitare la rimozione al solo strato superficiale, per evitare di sottoporre l’intonaco ad un eccessivo stress meccanico.

Le lacune sono state quindi risarcite mediante nuove stuccature in malta a base di calce e sabbie, previa applicazione di Paraloid B 72 al 2 % in acetone a protezione del supporto.

La reintegrazione è stata eseguita mediante colori ad acquarello, procedendo a tratteggio verticale sulle stuccature e a velatura sulle abrasioni della pellicola pittorica.

Infine sul retro del dipinto è stato applicato un pannello di Poliplatt a scopo protettivo, per ridurre gli scambi termoigrometrici con l’esterno.