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Un vademecum di buone prassi per i BBCC delle comunità valdesi e metodiste

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Data: 11/06/2019

Il 29 aprile dello scorso anno è stato firmato un Accordo tra la Tavola valdese e l'ISCR, con l'intento di avviare una collaborazione finalizzata alla tutela del patrimonio culturale delle chiese e degli enti culturali valdesi e metodisti

L'Accordo si situa nella cornice del Protocollo di collaborazione tra il MiBAC e la Tavola valdese, siglato nel 2013, che all'articolo 3 – Conservazione -  recita: “ Il Ministero e la Tavola valdese collaborano per il recupero e il restauro dei beni costituenti il patrimonio culturale oggetto del presente protocollo...” e, all'articolo 4 – Salvaguardia dei contesti culturali –: “ Il Ministero e la Tavola Valdese riconoscono l'importanza di assicurare, oltre alla conservazione dei beni culturali, anche la salvaguardia dei contesti culturali e paesaggistici in cui sono inseriti. A tal fine potranno individuare idonee iniziative volte a sensibilizzare gli enti territoriali e le comunità locali per trasmettere la consapevolezza del valore identitario dei beni oggetto del presente protocollo e del loro legame con la cultura e le tradizioni del territorio”.

Il procedere dell'attività di inventariazione informatizzata dei beni da parte della Commissione valdese beni culturali, iniziata nel 2013 tramite il sistema informativo ABACVM (Archivio Beni e Attività Culturali Valdesi e Metodisti), nonché la georeferenziazione dei beni che si vanno man mano acquisendo, ha messo in primo piano la necessità, già avvertita come essenziale da parte della Commissione, di gestire la conservazione del patrimonio appartenente alle chiese e agli enti come attività programmata, conferendo alle comunità cui è affidato gli strumenti necessari per provvedere alla cura quotidiana e garantendo, ove necessario, il ricorso a specialisti della conservazione. Vi è la consapevolezza che i beni di cui stiamo parlano abbiano un valore ed un significato non solo in sé, ma anche in relazione al contesto a cui appartengono e pertanto possiedono, oltre al valore materiale, un valore intangibile.

Sulla base di queste riflessioni è già stato redatto dall'Ufficio beni culturali della Tavola valdese, nel 2017, un Vademecum relativo alla tutela dei beni librari, in cui, oltre a definire alcuni concetti fondamentali, come quello della prevenzione, della catalogazione e della sicurezza, vengono date indicazioni pratiche, di semplice attuazione, per assicurare la tutela del materiale librario affidato alle comunità.

É stata quindi avvertita l'esigenza di redigere un testo dalle analoghe caratteristiche di praticità e concretezza volto, in senso lato, alla conservazione dei beni culturali, prestando particolare attenzione all’individuazione dei fattori di rischio, in funzione della prevenzione. L'Accordo tra ISCR e Tavola valdese, all'articolo 2, prevede infatti la “redazione di un vademecum di “buone prassi” per la conservazione e la tutela dei beni culturali afferenti al patrimonio storico morale e materiale delle chiese e degli enti rappresentati dalla Tavola valdese.” Alla redazione del Vademecum partecipano attualmente, per l’Ufficio beni culturali della tavola valdese, Antonio De Rossi, Cinzia Claudia Iafrate, Sara Rivoira, Samuele Tourn Boncoeur; per l’ISCR, Anna Valeria Jervis.

Vedi la precedente notizia di questo sitoo sull’accordo con la Tavola Valdese

Nella foto grande in alto un panorama di Torre Pellice (TO) e le valli valdese ripreso dal Museo Storico Valdese, riaperto il 31 ottobre del 2018 dopo i lavori di riallestimento; in homepage un arredo del Tempio metodista di Gorizia