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Conferenza stampa sul Museo di Arte contemporanea all'aperto Piscina Arte Aperta

Data: 18/03/2022

Restauri in corso tra ricerca e formazione

Oggi 18 marzo 2022, presso la sede di Palazzo Chiablese a Torino, la Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino Luisa Papotti, il Direttore Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali Mario Turetta, il Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro Alessandra Marino, il Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo Alberto Anfossi, il coordinatore Commissione Cultura della Fondazione CRT Giampiero Leo, Il Direttore della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Istituto  Centrale per il Restauro della sede di Matera Giorgio Sobrà, le componenti dell’Ufficio Direzione Lavori dell’Istituto Centrale per il Restauro Francesca Valentini e Paola Mezzadri, il Sindaco del Comune di Piscina Cristiano Favaro e la Coordinatrice del Museo di Arte Contemporanea all’aperto “Piscina Arte Aperta” Manuela Ghirardi, sono intervenuti  per illustrare la prosecuzione di un progetto di ricerca e cantiere didattico multidisciplinare per la conservazione e il restauro di alcune opere del Museo, avviato nel giugno 2021 con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa.

La prosecuzione del progetto si pone in continuità con quanto svolto durante il cantiere pilota SAF ICR nel 2021 e si inserisce nell’ambito del rinnovato protocollo di collaborazione, di durata quadriennale, firmato nello scorso mese di febbraio dalla Direzione Generale, dall’ICR, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino e dal Comune di Piscina.

L’Istituto Centrale per il Restauro ha realizzato nel Museo di Piscina Arte Aperta un cantiere pilota di restauro di sei settimane nel giugno/luglio 2021 a cura dei docenti interni ICR, in collaborazione con le ditte Koinè e Collina e la SABAP di Torino, e con la partecipazione degli allievi dei tre percorsi formativi (PFP1, PFP2, PFP4) delle Scuole di Alta Formazione e Studio (SAFs) ICR di Roma e Matera, sulle opere degli artisti Giacomo Soffiantino, Antonio Carena e Francesco Tabusso, rappresentative delle primi edizioni di Piscina Arte Aperta e concentrate nella centrale area di Piazza Buniva.

Il restauro, diretto da Giorgio Sobrà in veste di RUP e da Paola Mezzadri e Francesca Valentini come ufficio di Direzione Lavori, condotto secondo le metodologie per la conservazione dell’arte contemporanea, ha conseguito risultati significativi, in termini di restituzione materico-estetica delle opere e di una prima definizione di linee guida, preventive e di intervento, per la collezione del Museo di Piscina Arte Aperta.

Il progetto che riparte nel 2022 prevede la realizzazione della schedatura conservativa dell’intera collezione, che permetterà di sviluppare strumenti di conservazione programmata e di manutenzione sul patrimonio del Museo di Arte Contemporanea all’aperto “Piscina Arte Aperta”. Inoltre, consentirà di avviare un programma conservativo a lungo termine che coinvolga soggetti del territorio, oltre ad individuare opere quali possibili oggetto di tesi di laurea per gli allievi ICR.

Nell’ambito del progetto, saranno effettuati interventi conservativi su tre opere, selezionate sia secondo criteri di oggettiva necessità e criticità conservative, esemplarità e differenza rispetto agli altri manufatti già restaurati nel 2021, sia per esigenze didattiche; tali interventi costituiranno la base operativa per la valutazione di linee guida per la manutenzione programmata di una collezione di arte contemporanea all’aperto, che possa rappresentare un caso pilota per la conservazione, nel tempo, delle opere e dei processi artistici, in contesto urbano, nel settore dell’arte pubblica e dei musei diffusi di arte contemporanea.

Le tre opere individuate per l’anno 2022 sono

  • Giorgio Griffa, “Tre segni”, 1995;
  • Marcello Corazzini, “Attesa di Odisseo”, 1996;
  • Carlo Pigrucci, “Composizione”, 1997.

Vi sarà, infine, la possibilità del monitoraggio dei restauri già conclusi e dei materiali di intervento applicati con scopi di ricerca tecnico-scientifica e nell’ambito della sperimentazione dei materiali, a cura dei laboratori di restauro e di quelli di chimica e prove sui materiali.

Gli interventi saranno accompagnati, come già accaduto durante lo svolgimento del cantiere pilota del 2021, da uno o più workshop di conservazione partecipata, atti al coinvolgimento della comunità nel processo conservativo come motore di sviluppo e di consapevolezza del patrimonio pubblico.

L’attività proseguirà anche nel 2023 su ulteriori opere d’arte della collezione, che saranno selezionate mediante scelte condivise tra il Museo di Arte Contemporanea all’aperto “Piscina Arte Aperta” e l’Istituto Centrale per il Restauro, in base ad esigenze conservative e didattiche, nella cornice del rinnovato protocollo di collaborazione firmato nel 2022.

In allegato il comunicato stampa e il Protocollo d´ìntesa del 2022.