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Avviato a Palazzo Della Marra a Barletta uno studio sulla tecnica pittorica di De Nittis

Data: 07/09/2022

Lo studio sarà curato dal Laboratorio Materiali dell'Arte Contemporanea in sinergia con la Pinacoteca "Giuseppe De Nittis" e con il Comune di Barletta

Presso le sale espositive della Pinacoteca "Giuseppe De Nittis", si svolgerà dal 5 settembre al 7 ottobre un cantiere didattico per gli studenti del IV° anno del settore tele e tavole della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro del Ministero della Cultura, finalizzato allo studio della tecnica pittorica dell’artista Giuseppe De Nittis.

Il cantiere didattico è stato avviato lunedì 05 settembre a Palazzo Della Marra, alla presenza del Sindaco di Barletta Cosimo Damiano Cannito, dell’Assessore alla Cultura Oronzo Cilli, del Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta – Andria – Trani e Foggia) Dott.ssa Anita Guarnieri, del curatore dell’allestimento “Rileggere De Nittis Oggi” Prof. Renato Miracco e della funzionaria restauratrice Dott.ssa Paola Iazurlo, responsabile scientifica per l’ICR del progetto. La Direttrice dell’ICR, Arch. Alessandra Marino, è intervenuta con un collegamento da remoto non potendo essere presente per pregressi impegni istituzionali.

Lo studio, fortemente voluto dal Laboratorio "Materiali dell'arte contemporanea" dell’ICR in piena sinergia con la Pinacoteca "Giuseppe De Nittis" e con il Comune di Barletta, intende colmare un vuoto di conoscenze sulla tecnica pittorica del maestro, emerso con chiarezza durante le indagini eseguite dal laboratorio dell’ICR durante il restauro del dipinto Paesaggio invernale della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale. L’assenza quasi totale di una bibliografia al riguardo ne ha poi sottolineato l‘urgenza, contestualmente ad indagini strutturali sulla tecnica pittorica in Degas e Manet che  stanno avendo luogo in Francia ed Inghilterra.

Acuto osservatore della realtà, Giuseppe De Nittis fu tra i principali interpreti di un’arte capace di combinare l’attenzione alle scene di costume e della vita metropolitana con lo studio del paesaggio, in uno stile sintetico e incisivo e di grande eleganza. Nell’assimilare le novità della recente pittura impressionista, De Nittis elaborò una sua personale visione, attenta al dato reale tratteggiato in un linguaggio moderno, aperto a una nuova sensibilità ottica. A tale scopo egli seppe abilmente sfruttare le potenzialità delle diverse tecniche pittoriche, passando dall’olio al pastello, dall’acquerello alla tempera, sperimentando i nuovi mezzi che l’industria stava a quel tempo introducendo e mettendo a disposizione degli artisti.

Nonostante la grande fama dell’artista, le opere di Giuseppe De Nittis sono state finora indagate prevalentemente dal punto di vista storico artistico, trascurando aspetti legati ai materiali adottati e alle procedure tecniche sperimentate dal maestro. Attraverso una schedatura tecnico-conservativa, un attento esame delle opere coadiuvato da una serie di indagini scientifiche non invasive (pXRF, pFTIR, IRR, UV), si intende ora chiarire le scelte che hanno portato l’artista a preferire alcuni materiali e procedimenti tecnici, in un momento in cui l’industria artistica stava aprendo agli artisti nuovi mezzi e possibilità espressive. Estremamente interessante da questo punto di vista sarà il confronto tra le opere eseguite in Italia, in Francia e a Londra, per comprendere il livello di modernità dell’artista e il fascino esercitato su di lui dai nuovi prodotti pronti all’uso, prontamente diffusi soprattutto sul mercato d’oltralpe.

In allegato il gruppo di lavoro del cantiere di studio e schedatura tecnico-conservativa.

Nella foto, "Autoritratto di Giuseppe De Nittis", 1884,  pastello su tela

Rassegna stampa

Articolo pubblicato su Barletta Live 01/09/2022