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Progetto MUSAS, iniziati i lavori nel Ninfeo sommerso di Baia

Data: 17/04/2018

Progetto MUSAS, MUsei di Archeologia Subacquea. Tutela valorizzazione e messa in rete del Patrimonio Archeologico Subacqueo (Campania, Calabria, Puglia). Lavori in corso nel Ninfeo imperiale sommerso di Punta Epitaffio a Baia

Riprendono le attività del Progetto MUSAS nel Parco Archeologico Sommerso di Baia. Archeologi, tecnici ed esperti sono impegnati in questi giorni nel più rappresentativo fra i punti d’immersione del comprensorio archeologico baiano, il Ninfeo-triclinio facente parte del complesso appartenuto all’imperatore Claudio sul promontorio tufaceo di Punta dell’Epitaffio.

Il suggestivo sito sommerso fu indagato archeologicamente già durante le prime, pionieristiche, campagne condotte da Nino Lamboglia nel Golfo di Napoli tra il 1959 e il 1960; ritornato al centro dell’attenzione a seguito della scoperta delle statue di Ulisse e del suo compagno Baios nel 1969, fu nuovamente indagato in una fortunata campagna nel 1982, nel corso della quale si approdò allo studio complessivo dell’area e al recupero dell’intera decorazione scultorea, esposta dal 1997 in una sala dedicata all’interno del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, nel Castello Aragonese di Baia.  

Oggi il Ninfeo baiano è uno dei siti-simbolo del turismo archeologico subacqueo, anche in virtù della collocazione di copie fedeli delle statue nella loro posizione originale, sul fondo del mare.

Grazie al progetto MUSAS, ideato e diretto dall’archeologa dell’ISCR Barbara Davidde, un nuovo passo avanti nella valorizzazione del complesso sta per compiersi: tecnici e sommozzatori sono già al lavoro per ripulire mediante sorbonatura* l’intero sito, così da rendere possibili le operazioni, già pianificate, che vedranno coinvolte le numerose forze messe in campo dall’ISCR e dai partner del progetto: archeologi subacquei, chiamati all’opportuna documentazione del complesso e alla valutazione e schedatura del rischio secondo gli standard elaborati dallo stesso Istituto nel corso delle tante campagne condotte proprio a Baia nell’ambito del progetto Restaurare sott´acqua, diagnosti, impegnati nello studio e nella campionatura delle tante forme di vita che proliferano sulle strutture sommerse, spesso e volentieri compromettendone la conservazione; specialisti, che dovranno procedere all’installazione di sensori per il monitoraggio ambientale; tecnici ed esperti di nuove tecnologie, che procederanno alla realizzazione di un modello 3D dell’intero complesso, fruibile anche da remoto attraverso il portale del progetto, di prossima attivazione.

Per il Progetto MUSAS, il Ninfeo di Punta Epitaffio costituisce il terzo scenario operativo nell’area flegrea: nei mesi scorsi sono già state svolte, infatti, proficue campagne di schedatura e modellazione tridimensionale nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei e, in acqua, nella grande villa appartenuta alla famiglia dei Pisoni, sommersa a poca distanza dal porto moderno di Baia.

Nei prossimi mesi, le attività di MUSAS proseguiranno negli altri siti selezionati, tra Campania, Puglia e Calabria.

* La sorbonatura è l'asportazione di sabbia e sedimenti per mezzo di un potente aspiratore subacqueo -la sorbona, appunto

Nelle foto di questa pagina e in homepage: Baia, ninfeo imperiale di Punte Epitaffio: ricostruzioni delle statue rinvenute in situ e oggi custodite al Museo Archeologico dei Campi Flegrei.