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Baia sommersa, Terme di Punta dell'Epitaffio. Pavimento in opus sectile

documentazione grafica e fotografica

L'intera area e le fasi del suo restauro sono state documentate manualmente Filomena Lucci. Inoltre, il nostro Istituto ha sperimentato, per la prima volta nel Parco Archeologico di Baia Sommersa, lo scanner subacqueo L1 Naumacos progettato da Gabriele Gomez De Ayala per la documentazione di siti archeologici sommersi e la pianificazione di progetti conservativi. Questo strumento molto compatto (15 x 16 x 10 cm - 4 kg) si è dimostrato particolarmente valido nella produzione di un modello tridimensionale estremamente preciso e fedele all'originale. Lo scanner subacqueo è stato prezioso anche per la produzione della documentazione archeologica e la pianificazione delle attività di conservazione e di manutenzione del sito. Questo scanner subacqueo si adatta bene alle condizioni imprevedibilmente mutevoli dei siti archeologici sommersi. Per catturare il livello di dettaglio richiesto, il sistema è stato configurato in modo da dare una precisione di 0,05 millimetri con una risoluzione di 1.200.000 pixel. Lo scanner subacqueo cattura anche le texture che successivamente sono rese nel modello 3D. Queste texture sono acquisite congiuntamente con coordinate spaziali associate, garantendo un modello 3D perfettamente fedele. Per la scansione dettagliata delle aree più grandi, il sistema è configurato per catturare diversi metri quadrati per volta, con una precisione di 0,5 / 1/2 millimetri (Davidde, Petriaggi, Gomez De Ayala 2014). L’area indicata viene scansionata da diverse angolazioni e in seguito i risultati vengono inseriti in un unico modello 3D.