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Sandali pontificali dorati, Museo della Spiritualità, Castel Sant'Elia

stato di conservazione e interventi precedenti

La tomaia dorata appare affetta da numerosi abrasioni e sollevamenti, che riguardano sia lo strato decorativo (comprendente il colorante rosso, l'adesivo e la foglia d'oro) che il fiore della pelle. Estese lacerazioni e lacune sono presenti su entrambe le calzature; di quest'ultime una è tuttavia sufficientemente integra da consentire la comprensione della forma originaria.

Le abrasioni e le consistenti deformazioni, solo in parte dovute all'uso, consentono di individuare (sia pure sulla base di indizi, in considerazione del fatto che la forma delle due suole è uguale), quale fosse la calzatura destra e quale la sinistra. Lo strato decorativo della tomaia, costituito dalla colorazione rossa cui è sovrapposta la foglia d'oro, appare, al di sotto dei depositi superficiali da rimuovere, consunto e lacunoso. Esso è infatti quasi interamente ricoperto da uno strato grigio, spesso e opaco, che le indagini FTIR hanno appurato essere costituito principalmente da cera d'api.