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Calchi e gessi (area H)

Un’area dedicata al tema dei calchi e a questa tipologia di manufatti è stata creata presso l’Istituto soltanto da pochi anni. Per quanto riguarda i calchi è stata individuata una particolare esigenza di tutela degli originali che spesso subiscono danni legati ai procedimenti di riproduzione delle opere di scultura e della plastica architettonica. La scultura esposta all’aperto subisce un deterioramento che in alcuni casi richiede la sostituzione degli originali con copie. Non solo la tecnologia per la riproduzione ma anche la scelta dei materiali e delle tecniche di finitura e di qualificazione estetica delle copie sono al centro delle problematiche che questa sezione è chiamata ad affrontare. Questo Istituto, assieme all’OPD di Firenze, svolge il compito previsto dalla normativa del Ministero di approvare tutti i progetti relativi alla esecuzione delle copie al fine di tutelare i manufatti originali dal rischio di danni fisici, chimici e meccanici che facilmente sono prodotti durante tali interventi. Sono da ricordare come calchi anche quegli interventi di documentazione che si effettuano durante le operazioni dello scavo archeologico, soprattutto per conservare contesti destinati ad essere perduti nelle successive fasi di recupero dei materiali e di approfondimento dello scavo stesso.      

La scultura in gesso costituisce invece una particolare categoria di opere, particolarmente legate al tema dei calchi e dei processi di formatura. Alla scultura in gesso appartiene una categoria molto ampia di manufatti collegata al tema della riproduzione delle opere di scultura, trattandosi di calchi eseguiti con tecniche diverse da modelli o da opere finite. Questa categoria di opere in gesso comprende i manufatti appartenenti a tre categorie principali, le botteghe artistiche (studi d’artista, lasciti), le collezioni didattiche conservate spesso presso le accademie e gli Istituti d’Arte e le numerose raccolte conservate presso le gipsoteche universitarie. In alcuni casi si conservano modelli appartenenti a grandi cantieri come per esempio quelli del Vittoriano.  Si tratta di opere particolarmente fragili, spesso di grandi dimensioni, ingombranti e difficili da conservare, in molti casi abbandonate in depositi non idonei per la loro buona conservazione. Così i gessi sono stati per molto tempo trascurati essendo considerati solo delle copie alle quali veniva attribuito uno scarso valore formale e artistico. Oggi che si è compreso quanto essi siano in molti casi la testimonianza unica di modelli originali oppure di opere antiche esposte all’aperto, che ormai hanno subito un grave deterioramento come la colonna Traiana o altri monumenti antichi. Si è sviluppata una maggiore attenzione per questa tipologia di opere, dedicando un maggiore impegno nella conoscenza dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive, delle finiture, e del loro deterioramento.  Per quanto ancora sia necessario approfondire temi e problematiche possiamo già affermare che le tecniche di intervento e i materiali di restauro sono oggi molto più efficaci e rispettosi delle superfici fragili dei gessi.

Il laboratorio afferisce all'Area H (calchi e gessi).

Responsabile
Carlo Stefano Salerno                                                                                                                Staff                                                                                                                                            Paola Mezzadri

Recapiti

Mail responsabile: carlostefano.salerno@cultura.gov.it

tel. 0667236319