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Baia Sommersa, Via Erculanea

analisi storico-critica

Sappiamo, grazie alle fonti classiche, che Baia ebbe un collegamento litoraneo con Puteoli. Questa strada, conosciuta col nome di Via Herculanea, correva sulla diga che separava il lago Lucrino dal mare e, giunta a Baia, passava probabilmente alla villa dei Pisoni per poi ramificarsi in varie direzioni e servire così i vari nuclei edilizi del comprensorio. La strada basolata lungo la quale si aprono gli ingressi del Ninfeo di Punta dell’Epitaffio era stata individuata e in parte disegnata nelle sue linee generali già nei primi interventi di Lamboglia nel 1959 (Lamboglia 1959). Da questi ultimi interventi si evince che la strada si articola in tre tratti, che sottolineano per una lunghezza di alcune centinaia di metri l’attuale morfologia costiera di Punta dell’Epitaffio, con resti di basolato lungo i due segmenti che corrono a nord e a sud del ninfeo. Inoltre il tratto antistante il monumento, secondo i rilievi di Lamboglia, presenta resti di un portico e di altri edifici di incerta destinazione d’uso e sommariamente abbozzati nella planimetria redatta. Da questa infine risulta pavimentato con basoli anche il tratto settentrionale del portico. Ad oggi non si conoscono altri dati relativi alla prosecuzione di questo percorso che da un lato si dirigeva verso il Lago Lucrino mentre dall’altro conduceva ai monumenti, tuttora inediti, presenti lungo tutto il versante meridionale di Punta dell’Epitaffio.