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  • Restauri - 2017-2018 - PFP1 - Roma, reperti Museo delle Terme

Manufatti lapidei dal Museo delle Terme (Museo Nazionale Romano)

Alcuni manufatti e reperti lapidei provenienti dalle Terme di Diocleziano, storica sede del Museo Nazionale Romano, sono stati oggetto di intervento di restauro presso il Laboratorio di materiali lapidei dell'ISCR di Roma durante l'attività didattica del I semestre degli allievi del 68° corso, I° anno, PFP1, nel periodo intercorso tra novembre e giugno dell’anno accademico 2017-2018.

Gli otto reperti, ascrivibili per la maggior parte a litotipi marmorei, eccetto un’urna in tufo ancora oggetto di studi ed approfondimenti in corso d’opera, sono stati selezionati per la loro valenza didattica e la necessità, da parte degli allievi, di interfacciarsi con manufatti che presentassero diverse morfologie di degrado.

La differente esposizione ad agenti atmosferici e biodeteriogeni, da ricercare in primis nella diversità degli ambienti conservativi di provenienza, quali i depositi del Museo e il chiostro di Michelangelo (all’aperto), sono state infatti tra le cause delle problematiche conservative riscontrate. Le opere sono, inoltre, ascrivibili anche a tipologie diversificate nei soggetti quali: un’epigrafe in frammenti, un sarcofago con clipeo centrale, un sarcofago strigilato probabilmente appartenente ad un bambino, un torso di figura virile, una statua femminile acefala con cesto di con frutta e fogliami, un altorilievo frammentario con motivi paesistici, una figura femminile su kline e un’urna risalente al periodo protostorico.

Si tratta di manufatti risalenti a diverse epoche storiche comprese tra il II e il IV secolo d.C., mentre l’urna in tufo risale al X secolo a.C.

I manufatti esposti all’aperto sono stati oggetto di indagini scientifiche mirate all’identificazione dei biodeteriogeni, al fine di individuare la migliore metodologia da adottare per la disinfezione delle opere ed una più efficace rimozione delle patine biologiche.

Lo stato frammentario di alcuni manufatti ha dato, inoltre, la possibilità agli allievi di cimentarsi nella ricomposizione dei vari frammenti con operazioni di riassemblaggio in vista della realizzazione dei nuovi supporti. Alcuni di questi supporti, tuttora in fase di studio e progettazione da parte del Laboratorio di fisica dell’ISCR, verranno realizzati con materiali innovativi: tessuto in fibra di carbonio ed elementi metallici finalizzati al sostegno strutturale in vista dell’esposizione finale dei manufatti.

In allegato le pagine di approfondimento su

Analisi storico-critica
Tecniche di esecuzione
Sato di conservazione e interventi precedenti
Indagini scientifiche
Intervento di restauro

Gruppo di lavoro ISCR

Direttore SAF di Roma: Francesca Capanna
Direttore dei Lavori, Archeologa e progettista: Barbara Davidde
Direzione Tecnica, Responsabile e Progettista degli aspetti architettonici: Giorgio Sobrà
Restauratrice progettista, docente e Direttore Operativo: Antonella Basile
Restauratore docente: Adriano Casagrande
Restauratrice docente esterna MNR: Debora Papetti
Progettista per le indagini fisiche ed i sistemi di supporto e sostegno: Roberto Ciabattoni
Progettista per le indagini biologiche: Sandra Ricci 
Progettista per indagini geologiche: Lucia Conti
Progettista per indagini chimiche: Giancarlo Sidoti
Documentazione grafica: Marina Marchese
Documentazione fotografica: Edoardo Loliva

Allievi del 68° corso SAF ISCR - PFP1: Sara Belletti, Antony Cerutti, Giuliana Codato, Alice D’Agostino, Sara De Angelis, Cecilia Guizzardi, Eva Laglia, Virginia Lizzi, Martina Massarelli, Giulia Procopio